Non sono molte le piante che sono al massimo dello splendore in questa stagione, ma l’edera fiorisce in autunno e produce i suoi frutti in primavera… questa sua particolarità ha solleticato la curiosità degli esseri umani fin dall’antichità.
Nell’Europa continentale la si ritrova associata all’agrifoglio e appesa a porte, travi e camini in questo periodo: secondo la leggenda queste piante avrebbero tenuto alla larga i folletti che a Natale si nascondono per fare scherzi. Sacra a Dioniso, dio del trasporto mistico e quello amoroso, la pianta divenne simbolo dell’abbraccio eterno (al pari di quello dell’edera intorno al tronco dell’albero): rappresenta i legami di famiglia e amicizia e una leggenda narra che fosse cresciuta sui sepolcri distanti di Tristano e Isotta per legare i due protagonisti nella morte. Sopravvive spesso alla morte della pianta ospite: ecco perché è simbolo della vita che va avanti, nel ciclo infinito di vita, di morte e rinascita… questo era forse il motivo per cui i Celti consideravano l’edera una pianta sacra legata all’immortalità e ai simboli del serpente e del drago (grazie anche al suo aspetto strisciante), segno dell’eternità della Natura. Associata all’altro simbolo invernale, l’agrifoglio -la si può osservare avvolgersi talvolta proprio a quest’albero protettivo che scacciava gli spiriti maligni- rappresenta ancor più marcatamente la resurrezione e l’eternità. Nelle carole medioevali inglesi si ritroverebbe il tema della Fanciulla dell’edera e il Fanciullo dell’agrifoglio, legame evidente nella ballata che recita:
“The holly and the ivy
When they are both full grown
Of all trees that are in the wood
The holly bears the crown”.
(L’agrifoglio e l’edera, quando sono entrambi completamente cresciuti, di tutti gli alberi che sono nel bosco, l’agrifoglio porta la corona). In area mediterranea il suo fiorire e fruttificare nei mesi invernali (in barba a freddo e buio, come se fosse una nuova primavera) ha reso l’edera pianta del dio Dioniso, divinità contraddistinta dal destino della vegetazione.
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